15 dic 2010

L'ombra del vento - Carlos Ruiz ZAFON

Quarta di copertina:
A Barcellona una mattina d'estate del 1945 il proprietario di un negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo segreto dove vengono sottratti all'oblio migliaia di volumi di cui il tempo ha cancellato il ricordo. E qui Daniel entra in possesso di un libro "maledetto" che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un mondo di misteri e intrighi legato alla figura di Juliàn Carax, l'autore di quel volume. Daniel ne rimane folgorato, mentre dal passato iniziano a emergere storie di passioni illecite, di amori impossibili, di amicizie e lealtà assolute, di follia omicida e di un macabro segreto custodito in una villa abbandonata. Una storia in cui Daniel ritrova a poco a poco inquietanti parallelismi con la propria vita...

Non avevo letto nulla di Zafon, e credo non leggerò altro. E non riesco a capire come questo libro possa essere diventato un best seller. Infarcito di prolissità inutili e zeppo di cliché.
Un polpettone smielato, intricato all'inverosimile per nascondere una banalità di fondo quasi imbarazzante, un personaggio misterioso che di misterioso non ha nulla, visto che si capisce dalle primissime pagine chi si nasconda dietro la vera identità di Lain Coubert.
E lo stile narrativo dell'autore, almeno in questo libro, si dimostra acerbo, immaturo e totalmente privo di qualunque spunto interessante. Un libro adatto forse a lettori ingenui, sognatori idealisti che non conoscono ancora la forza di un vero romanzo giallo. In due parole, improbabile e sfiancante.

VOTO FINALE: 5/10

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