11 ago 2010

Quando la luna verrà sarà la stessa di allora

Una mano sul collo, il calore di due corpi vicini come non dovrebbero mai essere, e all'improvviso quelle vibrazioni che solo il desiderio più viscerale riesce a dare. Un bacio sporco carico di mille cose che non potevano essere dette, mentre l'alba bussava alla finestra saturando l'aria di tradimento.
E poi il buio, neanche un graffio di luna nel cielo.
Mi manchi, amico mio.
Ma non mi manchi tu, nè la tua pelle, nè il tuo sorriso, nè il tuo tocco. Mi manca la mia idea di te, quell’idea che mi ha lasciata a dondolarmi nell'illusione con la bocca che sa di fiele.
L'illusione di un abbraccio rapito ai dispetti del tempo.
E non è servito a niente sputare e risputare, respirare e piangere disperata, quell'amaro non intendeva lasciare il posto a nessun piacevole sapore.
Ma tu sei questo, nient’altro che questo, e la mia delusione non può che navigare tranquilla nel solito fiume di pensieri, che sfocia in quel cazzo di mare che gli adulti chiamano crescita.
Intrappolata per ore, per giorni, per settimane nella nuvola di una sigaretta accesa h24, e in mezzo a tutto quel fumo non sono riuscita a distinguere la saccenza dalla paura.
Mi piaceva giocare con il tuo istinto fin quando il gioco non è diventato più grande di noi.
Tante volte ho sperato di trovarti quando chiamavo il tuo nome senza dirlo, sei stato protagonista dei miei sogni, a volte anche di quel grande sogno che la gente chiama emozione, ma quando mi svegliavo mi rimaneva davanti agli occhi solo una vecchia pellicola sgranata, logorata dal tempo, calpestata dalle migliaia di passi che ci avevo fatto sopra, continuando a girare in tondo senza trovare una via d’uscita.
Tutta quella paura di non riuscire più ad aver paura, tutti quegli sciocchi bisogni di sembrare e di non essere, tutto, amico mio, tutto è superfluo quando arrivi a capire, a vedere, a toccare.
I sentimenti fanno paura. I sentimenti sono un fucile puntato contro.
Il sesso, quello no. Il sesso è facile. Molto più facile. Il sesso è un paio d'ali di farfalla.
Ho provato a volare, ma le mie ali non sono state abbastanza forti da sorreggermi quando ti ho lasciato cadere. Siamo caduti, e una volta a terra mi sono trovata un fucile puntato contro.
Devono aver diviso in due il mondo, e penso di essere dalla parte sbagliata.

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